NARDO’ – Durante le normali attività di controllo da parte del Nucleo Operativo Guardie Zoofile AGRIAMBIENTE di Nardò, finalizzato alla tutela del territorio, notavano la presenza di due soggetti che con un rezzaglio pescavano nelle acque ricadenti all’interno dell’Area Marina Protetta. Forse viste le avverse condizioni metereologiche pensavano di non incappare in nessun controllo, ma l’occhio sempre attento delle guardie neretine ha fatto in modo che l’attività vietata fosse interrotta.
All’interno dell’Area Marina Protetta è consentita, se autorizzata, la pesca solo con l’utilizzo della canna ma è assolutamente vietata con altre attrezzature.
I due soggetti notando in lontananza l’arrivo delle guardie si sono allontanati facendo perdere le loro tracce e abbandonando sul posto circa kg. 5 di pesce del tipo “Cefalo” e il rezzaglio (attrezzo con rete utilizzato per la pesca).
Il pesce appena pescato non essendo più possibile rigettarlo in mare, è stato donato dalle guardie e dalla Polizia Locale di Nardò alla “CARITAS della Diocesi Nardò Gallipoli”.
Fonte: portodimare